LA CITTA'


Benvenuti a Ostuni

Città di luce, colori e profumi generati dal suo territorio che, dall’ultimo lembo della Murgia meridionale, si estende verso la piana degli ulivi per raggiungere le coste del mare Adriatico, offre ai visitatori storia, architettura, cultura, folklore, aria salubre e sapori mediterranei.
Abitata originariamente dai Messapi, Ostuni subì l’influenza dei Greci e dei Romani. Ostrogoti, Longobardi, Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi si susseguirono negli anni.

Dall’anno Mille in poi, la città rifiorì sotto l’aspetto economico, sociale e architettonico. Se vi state chiedendo cosa vedere a Ostuni, la prima tappa consigliata è sicuramente il castello costruito dai Normanni, che contribuirono ad arricchire la città di palazzi sontuosi ed edifici religiosi.



Tra Fede e Culto

Cosa vedere a Ostuni sotto il profilo monumentale? Ricca di chiese, monasteri, icone mariane, dipinti, statue di maestranze di grande ingegno anche locali, stratificatisi nei secoli, emerge fra tutti, per bellezza e plasticità nelle forme, la “chiesa matrice” dedicata alla Madonna Assunta, edificata in pietra gentile tra il 1400 e il 1500 in stile romanico-gotico; è dominata da un ampio rosone centrale a 24 raggi, raffigurante Dio Padre e i dodici apostoli, al centro il Cristo benedicente.

In atto di benedire la città e tutte le sue bellezze, Sant’Oronzo protettore, innalzato sulla settecentesca guglia, opera dello scultore ostunense Giuseppe Greco, posta al centro di piazza Libertà.


La cavalcata di Sant'Oronzo

La storica “Cavalcata di Sant’Oronzo” si svolge il 26 agosto, a partire dalle ore 19:00, per le vie di Ostuni. La festa si chiude con lo spettacolo dei fuochi pirotecnici. La manifestazione rientra tra i festeggiamenti in onore del santo protettore della Città Bianca.

La cavalcata risale a tempi lontani, quando l’originaria statua in cartapesta del Santo, prelevata dal Santuario sul Monte Morrone, veniva trasportata in processione nella piazza della città. I nobili, per distinguersi dal popolo, andavano a cavallo. In seguito furono i “vaticali“, per riconoscenza e venerazione al Santo che ne proteggeva i traffici, a scortare la nuova statua d’argento commissionata a Napoli da Don Pietro Sansone alla fine del 1700 e custodita nel suo palazzo.

La divisa che oggi i cavalieri indossano e la bardatura dei cavalli di colore bianco-rossa è simile a quella ottocentesca dei Figli della libertà dell’esercito meridionale.

Sant’Oronzo fu dichiarato protettore di Ostuni nel 1660 per aver risparmiato la città dai flagelli: peste, carestie ed epidemie.


I Panorami e la Costa

Singolare è l’aspetto del territorio visto da lontano. Ostuni, alta sul livello del mare 240 metri e distante dalla costa 6,6 Km, signoreggia su cinque colli offrendo panorami incantevoli e bellezze naturali tra verdeggianti zone boschive, la “Selva“, e l’incantevole piana olivetata, la “Marina“, che bacia appunto il mare.

Chilometri di costa frastagliata tra roccia, dune e lunghe spiagge sabbiose, caratterizzano il litorale ostunese ricco di profumata macchia mediterranea che si mescola con l’odore delle acque del nostro mare Adriatico. Villaggi turistici ospitali e immersi nel verde, antiche torri costiere, specchi di acque sorgive, grotte naturali e cripte, il porticciolo di Villanova con la sua torre-castello angioina, antiche lame, costituiscono pregevoli siti godibili da tutti.
Non a caso la città di Ostuni si fregia della “Bandiera Blu” e delle “5 vele” di Lega Ambiente.


Il paesaggio rurale

Diviso in “selva“, zona collinare esposta a Mezzogiorno, e “Marina“, piana degli ulivi e costa adriatica, esposta a Nord, è costellato da corpi di fabbrica dette “Masserie” che richiamano le masse di terre degli antichi feudi.

Le masserie, veri gioielli dell’architettura rurale salentina con influenza spagnoleggiante, costituivano il nucleo abitativo del signore e del “massaro“, con annessi utilizzati per i ricoveri degli animali e delle derrate alimentari.

La masserie della marina si distinguono per la presenza di estese piantagioni olivetate secolari e per la presenza di frantoi ipogei, anche di epoca medievale, dove, le olive raccolte venivano molite per ricavarne olio pregiato. Da quegli alberi secolari che la natura ha disegnato e scolpito con la sua forza maestra, si estrae ancora dell’ottimo olio dai distinti e delicati profumi e sapori mediterranei.

Le masseria della selva, posizionate in altura, presentano aie e mura di cinta con annesse chiesette; i terreni di questi antichi feudi erano adibiti alla semina e al pascolo.

Tutto questo e molto altro rientra nel vasto tesoro di cosa vedere a Ostuni.

ALLA SCOPERTA DELLA CITTA’

Ostuni offre un ampio ventaglio di eventi e manifestazioni non solo nel periodo estivo, ma tutto l’anno.
Scopriamoli insieme!

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